PSICOLOGIA
“Quando abbiamo diversi punti di vista sulla stessa situazione, anche senza aggiungere nuove risorse, già l’esperienza cambia. Avere più informazioni da varie prospettive ci consente di creare cambiamenti nel nostro punto di vista. Avere diversi punti di vista è la base della saggezza per risolvere conflitti e ripulire la nostra storia personale.” DILTS, 1993
Secondo la Pnl non è possibile per l’essere umano conoscere la realtà in modo oggettivo. Osserviamo situazioni e persone in base a quelle che sono le nostre percezioni, esperienze e schemi neurologici, quindi siamo abituati a vivere il nostro mondo percepito piuttosto che quello reale.
Una volta elaborate le informazioni, assembliamo una rappresentazione soggettiva basata su quelle che sono le nostre credenze. Secondo il linguaggio neuro-linguistico, per avere più soluzioni verso un determinato problema, bisognerebbe vivere la realtà in base a delle “presupposizioni.” Cambiare le nostre convinzioni e sostituirle con delle ipotesi, ci aiuta a modificare dei comportamenti a volte deleteri e di nessun vantaggio. Infatti le ipotesi sono come le credenze, con la differenza che non si sa se siano vere o meno, ma ci si può comportare come se lo fossero, osservandone i risultati e cercando di capire se questi sono veramente utili alla risoluzione dei conflitti.
Gli esseri umani sono pigri per loro stessa natura, per questa ragione, molto spesso si tende a categorizzare gli altri, questo evita lo sforzo di assimilare qualcosa in più su un’altra persona, creando di base un pregiudizio dettato solo sull’apparenza Spesso dimentichiamo che gli altri reagiscono al modo in cui ci poniamo verso di loro, ed avere un atteggiamento prevenuto nei confronti nel nostro interlocutore non ci porterà ad avere un dialogo producente. Pertanto avere una mente flessibile a livello sociale, può essere utile a trovare il metodo più corretto per una comunicazione sciolta, limitandone i fraintendimenti. Per ottenere una conversazione costruttiva, dobbiamo anzitutto comprendere lo schema mentale della persona con cui stiamo parlando.
Di solito si usa la strategia del rapport. Rapport significa ricettività a ciò che l’altro sta dicendo, non necessariamente bisogna essere d’accordo con ciò che si viene detto. Si tratta più che altro di una risposta a livello inconscio “Questa persona mi capisce, mi sa ascoltare e siamo sulla stessa lunghezza d’onda quindi posso rilassarmi.” Ecco spiegato perché con alcune persone si riesce a parlare per ore e con altre invece il dialogo può risultare difficoltoso o addirittura inesistente.
Il rapport fa in modo di creare un’atmosfera basata sulla fiducia reciproca.
In questo modo si ottengono soluzioni vantaggiose per entrambi le parti coinvolte. Alcune persone riescono a farlo in modo del tutto naturale, solitamente sono individui molto empatici che inconsapevolmente portano gli altri a sentirsi subito a proprio agio. In conclusione, la programmazione neurolinguistica può servire per comprendere meglio chi ci sta intorno e inoltre ci può aiutare ad ampliare le nostre prospettive mentali, rendendo più efficace la risoluzione di problemi quotidiani. Più opzioni si prendono in considerazione, maggiore è la possibilità di trovare una soluzione adeguata al problema. Per chi volesse approfondire consiglio il libro: “Introduzione alla Pnl di Richard Bandler.”
Gli esseri umani sono pigri per loro stessa natura, per questa ragione, molto spesso si tende a categorizzare gli altri, questo evita lo sforzo di assimilare qualcosa in più su un’altra persona, creando di base un pregiudizio dettato solo sull’apparenza Spesso dimentichiamo che gli altri reagiscono al modo in cui ci poniamo verso di loro, ed avere un atteggiamento prevenuto nei confronti nel nostro interlocutore non ci porterà ad avere un dialogo producente. Pertanto avere una mente flessibile a livello sociale, può essere utile a trovare il metodo più corretto per una comunicazione sciolta, limitandone i fraintendimenti. Per ottenere una conversazione costruttiva, dobbiamo anzitutto comprendere lo schema mentale della persona con cui stiamo parlando.
Di solito si usa la strategia del rapport. Rapport significa ricettività a ciò che l’altro sta dicendo, non necessariamente bisogna essere d’accordo con ciò che si viene detto. Si tratta più che altro di una risposta a livello inconscio “Questa persona mi capisce, mi sa ascoltare e siamo sulla stessa lunghezza d’onda quindi posso rilassarmi.” Ecco spiegato perché con alcune persone si riesce a parlare per ore e con altre invece il dialogo può risultare difficoltoso o addirittura inesistente.
Il rapport fa in modo di creare un’atmosfera basata sulla fiducia reciproca.
In questo modo si ottengono soluzioni vantaggiose per entrambi le parti coinvolte. Alcune persone riescono a farlo in modo del tutto naturale, solitamente sono individui molto empatici che inconsapevolmente portano gli altri a sentirsi subito a proprio agio. In conclusione, la programmazione neurolinguistica può servire per comprendere meglio chi ci sta intorno e inoltre ci può aiutare ad ampliare le nostre prospettive mentali, rendendo più efficace la risoluzione di problemi quotidiani. Più opzioni si prendono in considerazione, maggiore è la possibilità di trovare una soluzione adeguata al problema. Per chi volesse approfondire consiglio il libro: “Introduzione alla Pnl di Richard Bandler.”
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